Buongiorno lettori 💜
Cerco di mantenere la mia promessa pubblicando oggi la prima delle due recensioni. Dovevo scriverla già da un po ma con agosto di mezzo ho deciso di pubblicarla a settembre sperando che siate tutti rientrati nelle vacanze e possiate tornare a dedicarvi ai blog :D
Cerco di mantenere la mia promessa pubblicando oggi la prima delle due recensioni. Dovevo scriverla già da un po ma con agosto di mezzo ho deciso di pubblicarla a settembre sperando che siate tutti rientrati nelle vacanze e possiate tornare a dedicarvi ai blog :D
▹ Passenger di Alexandra Bracken ◃
Editore: Sperling&Kupfer
Data di uscita: 28 Marzo 2017
Prezzo: 18.90€
Voto: 2.5/5.0
Trama: In una terribile notte, Etta Spencer – giovanissima violinista – perde tutto quello che conosce e ama. Catapultata all’improvviso in un mondo sconosciuto, ha un’unica certezza: non ha viaggiato per chilometri, bensì per secoli. La sua famiglia, infatti, possiede la capacità di viaggiare nel tempo. Un’abilità di cui lei ha sempre ignorato l’esistenza. Fino ad ora. Passeggera a sorpresa su una nave nel bel mezzo dell’oceano, e disposta a tutto per ritornare al proprio tempo, Etta inizia una straordinaria avventura attraverso secoli e continenti, in compagnia di Nicholas, il capitano della nave. Ma i suoi tentativi per trovare la strada di casa non fanno che trascinarla sempre più a fondo. Per sopravvivere dovrà imparare a navigare tra spazio, tempo, tradimento e amore.
RECENSIONE
Passenger è un romanzo historical fantasy che vede protagonista una ragazza che viene catapultata in un mondo di viaggi nel tempo dove sarà costretta a spostarsi in epoche diverse e trovare uno strumento disperso per salvare sua madre. L'idea di base non mi è dispiaciuta: la possibilità di saltare da un'epoca all'altra, da una Londra del 1940 a una Parigi del 1880. Questi strappi temporali chiamati passaggi risuonano all'accordo di sol minore ed è così che i viaggiatori li sfruttano per spostarsi nel tempo. La famiglia Ironwood dopo una lotta intestina con le altre famiglie viaggiatrici prese il comando inglobando i sopravvissuti allo scontro tranne coloro che riuscirono a fuggire, le Spine, che cercheranno di ostacolarli, anche loro interessati al ritrovamento dell'Astrolabio, strumento che messo nelle mani sbagliate potrebbe stravolgere il futuro.
Il romanzo vede due punti di vista, quello di Etta e Nicholas, due persone provenienti da due epoche diverse che seguiranno gli indizi lasciati dalla madre di Etta per ritrovare l'astrolabio. Tra i due sicuramente quello che spicca, con un buon background e interessante da seguire è certamente Nicholas, nato dall'unione di una schiava di colore e il figlio di Cyrus Ironwood, dove per via del colore della sua pelle non verrà mai visto come un componente della famiglia ma più come un valletto, un servo alle loro dipendenze trattato nel peggiore dei modi. Etta al contrario non mi è piaciuta. Era un personaggio piatto, non c'era un'emozione che sgorgasse da lei: rabbia, delusione, felicità, paura. Anche il modo che ha di vedere la madre che talvolta pareva più una conoscente che la donna che l'ha partorita. La madre di Etta poi l'ho profondamente detestata, non mi sarei aspettata certe confessioni o reazioni da parte sua nel finale, ti fanno venire voglia di essere stata abbandonata in un orfanotrofio.
Il libro ha una narrazione lenta, la Bracken ama inserire parole per allungare il brodo e perdersi in cose che ai fini della trama non servono a nulla. La storia inizia a delinearsi e farsi interessante dopo il primo centinaio di pagine ma comunque non serve per rendere il romanzo scorrevole e coinvolgente. Il finale che dovrebbe farmi desiderare di comprare il volume conclusivo non mi invoglia per niente ad acquistarlo visto quanto ci ho messo a concludere questo.
Lo consiglio? Non penso. Secondo me questa storia aveva un buon potenziale ma lo stile della Bracken gli ha tirato la zappa suoi piedi.
Il romanzo vede due punti di vista, quello di Etta e Nicholas, due persone provenienti da due epoche diverse che seguiranno gli indizi lasciati dalla madre di Etta per ritrovare l'astrolabio. Tra i due sicuramente quello che spicca, con un buon background e interessante da seguire è certamente Nicholas, nato dall'unione di una schiava di colore e il figlio di Cyrus Ironwood, dove per via del colore della sua pelle non verrà mai visto come un componente della famiglia ma più come un valletto, un servo alle loro dipendenze trattato nel peggiore dei modi. Etta al contrario non mi è piaciuta. Era un personaggio piatto, non c'era un'emozione che sgorgasse da lei: rabbia, delusione, felicità, paura. Anche il modo che ha di vedere la madre che talvolta pareva più una conoscente che la donna che l'ha partorita. La madre di Etta poi l'ho profondamente detestata, non mi sarei aspettata certe confessioni o reazioni da parte sua nel finale, ti fanno venire voglia di essere stata abbandonata in un orfanotrofio.
Il libro ha una narrazione lenta, la Bracken ama inserire parole per allungare il brodo e perdersi in cose che ai fini della trama non servono a nulla. La storia inizia a delinearsi e farsi interessante dopo il primo centinaio di pagine ma comunque non serve per rendere il romanzo scorrevole e coinvolgente. Il finale che dovrebbe farmi desiderare di comprare il volume conclusivo non mi invoglia per niente ad acquistarlo visto quanto ci ho messo a concludere questo.
Lo consiglio? Non penso. Secondo me questa storia aveva un buon potenziale ma lo stile della Bracken gli ha tirato la zappa suoi piedi.
Sono d'accordo per lo stile, di certo non aiuta però in alcuni casi ho saputo apprezzare le sue descrizioni. Io invece il secondo volume l'ho letto ma non mi è piaciuto granché.
RispondiEliminaSe mi dici così sono ancora più decisa a non leggere il finale!
EliminaMe ne sono tenuta alla larga ben volentieri xD
RispondiEliminaIdem! Io con i viaggi nel tempo non vado molto d'accordo u.u
EliminaAvete fatto proprio bene! Non come la deficiente che lo ha pure prenotato e si è fatta fuorviare da una bella cover AHAHAHA
EliminaHo fatto bene a non iniziarlo xD
RispondiEliminaPerò la copertina **
Già, la copertina è bellissima, l'unica cosa bella di questo libro!
EliminaLa cover è bellissima ma ne ho sempre sentito parlare male e me ne sono tenuta alla larga alla fine, quandonsi dice cover ingannevole!
RispondiEliminaGià, hai proprio ragione!
EliminaAnche io ci ho messo tanto a leggere questo libro, e non mi è piaciuto. Certo è che il secondo volume però me lo voglio leggere perché voglio vedere come va a finire la storia. La cosa più bella del libro è la copertina, come ho già scritto più volte :P
RispondiEliminaBuona domenica xoxo
Sicuro mi leggerò la tua recensione, io ho un'idea di come finirà magari dopo che lo hai letto ti contatterò in privato per una conferma AHAHAH
EliminaIo con quella cover bellissima e una trama così accattivante mi aspettavo davvero tanto, ho anche iniziato una lettura di gruppo (quella di cui ti parlavo in chat) e invece poi è stata una grandissima delusione. Non credo che leggerò il prossimo libro :-(
RispondiEliminaMi dispiace tanto che non ti sia piaciuto, so quante aspettative avevi!
RispondiEliminaCiao Je! Io ammetto di averlo apprezzato, le ambientazioni mi sono piaciute molto, così come i protagonisti, lo trovo adatto ad una fascia di lettori giovane. Però una volta finito sebbene in un primo momento avessi voglia di leggere il seguito, ben presto me ne sono scordata, quindi alla fine mi sa che non mi ha lasciato molto xD Però la cover è stupenda *-*
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