Buon giorno lettori 💛
Oggi giornata di recensione! Non pensavo ci sarei riuscita, anzi, vi confesso che questo mese sono stata davvero produttiva, ora conto solo due recensioni in arretrato, ma quanto sono brava?! Il libro di cui voglio parlarvi è scritto da una autrice che ormai è sinonimo di garanzia per i romanzi rosa ma che in questo caso decide di buttarsi su un genere nuovo: il fantasy. Da quello che ho capito è una duologia e i protagonisti non saranno gli stessi ma qualcuno a loro molto vicino! Vediamo cosa ne penso:
Oggi giornata di recensione! Non pensavo ci sarei riuscita, anzi, vi confesso che questo mese sono stata davvero produttiva, ora conto solo due recensioni in arretrato, ma quanto sono brava?! Il libro di cui voglio parlarvi è scritto da una autrice che ormai è sinonimo di garanzia per i romanzi rosa ma che in questo caso decide di buttarsi su un genere nuovo: il fantasy. Da quello che ho capito è una duologia e i protagonisti non saranno gli stessi ma qualcuno a loro molto vicino! Vediamo cosa ne penso:
⋐ L'incantesimo della spada di Amy Harmon ⋑
titolo: L'incantesimo della spadaAutore: Amy Harmon
Editore: Newton Compton
Prezzo: 12.00€
data di uscita: 18 Aprile 2018
Voto:
TRAMA:
«Deglutisci, figlia. Ingoia le parole, bloccale nel profondo della tua anima. Nascondile, chiudi la bocca sul tuo potere. Non maledire, non curare. Non parlerai, ma imparerai. Silenzio, figlia. Rimani viva».
Il giorno in cui mia madre è stata uccisa, ha detto a mio padre che non avrei mai più pronunciato una sola parola e che se fossi morta, lui sarebbe morto con me. Predisse anche che il re avrebbe venduto la sua anima e avrebbe ceduto suo figlio al cielo. Da allora mio padre attende di poter avanzare la sua pretesa al trono e aspetta nell’ombra che tutte le parole di mia madre si avverino. Desidera disperatamente diventare re. Io voglio solo essere finalmente libera. Ma la mia libertà richiede una fuga e io sono prigioniera della maledizione di mia madre tanto quanto dell’avidità di mio padre. Non posso parlare o emettere suoni. Non posso impugnare una spada o ingannare un re. In un regno in cui gli incantesimi sono stati banditi, l’unica magia rimasta potrebbe essere l’amore. Ma chi potrebbe mai amare… Un uccellino?
Recensione
L'incantesimo della spada è il primo volume della duologia fantasy romance scritto da Amy Harmon, un'autrice molto conosciuta in Italia sopratutto per i suoi romance ma che qui si lancia in un genere tutto nuovo col risultato una storia che definirei fiabesca, dove l'amore riesce a sconfiggere qualsiasi nemico, anche il più cattivo e crudele.
Cominciamo con l'ambientazione, che ho trovato tutto sommato soddisfacente. Certo, non ci troviamo in una narrazione ricca e dettagliata di descrizioni, ma vista la semplicità della storia può andar bene anche così. Nell'universo creato dalla Harmon, Dio creò quattro bambini, due femmine e due maschi. Ognuno di loro possedeva un dono particolare, che i loro discendenti hanno finito con ereditare. La magia però non è sempre sinonimo di altruismo, e capitava che venisse usata per conquistare e dominare i più deboli. E' per questo che alla fine venne bandita e coloro che nascevano con il dono barbaramente uccisi.
Lark è una indovina, ha il dono della parola ma non può pronunciare alcun suono: sua madre prima di essere uccisa le ha lanciato un incantesimo per proteggerla. Ho avuto un po' di difficoltà con lei. Dalle prime pagine risulta una persona sottomessa a facilmente influenzabile. Non ha un carattere forte e si fa trascinare persino in prima linea nella guerra contro i Volgar, creature mostruose che vorrebbero conquistare il regno di Jeru. Vorrebbe ribellarsi ma le basta che dicano che hanno bisogno del suo aiuto che finisce per arrendersi, con mio enorme e costante disappunto. In questo genere di storie preferisco sempre personaggi femminili più combattivi, cosa che (per fortuna!) succede a 3/4 del libro. Da quel momento in poi la lettura ha iniziato davvero ad appassionarmi, anche a livello di romance. Tiras è un uomo autoritario, un Re il cui unico pensiero è proteggere il suo regno, ma decisamente non è un personaggio che si fa amare fin da subito. Distante, con la tendenza a scomparire e un segreto che custodisce gelosamente ma che lo consuma giorno dopo giorno. Vi confesso che non mi ha fatta molta simpatia nelle prime pagine, detestavo il modo in cui trattava Lark, che più che essere umano era un'arma da usare contro i Volgar. Quando lei inizia a tenergli testa e opporsi ai suoi ordini finalmente si percepisce l'eguaglianza tra i due. E qui che ho sentito che il loro era davvero amore, e che entrambi per l'altro avrebbero fatto di tutto per salvarlo.
La trama è abbastanza semplice, i misteri si intuiscono fin da subito e i colpi di scena anche. Non è una storia che aspira ad essere il prossimo best-seller fantasy e affiancarsi a autori come Tolkien o Martin, se cercate il fantasy puro diciamo che ricopre un ruolo se non marginale, quasi. Diversamente da gli altri suoi lavori (o almeno, per quello che ho letto io) ha deciso di usare la prima persona, cosa che non so se sia stata una scelta azzeccata, forse con la terza gli avrebbe donato una marcia in più. Però il libro è scorrevole, l'autrice non è una che sceglie parole a caso ma riesce a donargli anima e corpo.
Una delle cose belle della Harmon è che oltre al finale abbiamo anche l'epilogo, che ho letteralmente adorato, perché pieno di tenerezza e speranza verso il futuro.
Cominciamo con l'ambientazione, che ho trovato tutto sommato soddisfacente. Certo, non ci troviamo in una narrazione ricca e dettagliata di descrizioni, ma vista la semplicità della storia può andar bene anche così. Nell'universo creato dalla Harmon, Dio creò quattro bambini, due femmine e due maschi. Ognuno di loro possedeva un dono particolare, che i loro discendenti hanno finito con ereditare. La magia però non è sempre sinonimo di altruismo, e capitava che venisse usata per conquistare e dominare i più deboli. E' per questo che alla fine venne bandita e coloro che nascevano con il dono barbaramente uccisi.
Lark è una indovina, ha il dono della parola ma non può pronunciare alcun suono: sua madre prima di essere uccisa le ha lanciato un incantesimo per proteggerla. Ho avuto un po' di difficoltà con lei. Dalle prime pagine risulta una persona sottomessa a facilmente influenzabile. Non ha un carattere forte e si fa trascinare persino in prima linea nella guerra contro i Volgar, creature mostruose che vorrebbero conquistare il regno di Jeru. Vorrebbe ribellarsi ma le basta che dicano che hanno bisogno del suo aiuto che finisce per arrendersi, con mio enorme e costante disappunto. In questo genere di storie preferisco sempre personaggi femminili più combattivi, cosa che (per fortuna!) succede a 3/4 del libro. Da quel momento in poi la lettura ha iniziato davvero ad appassionarmi, anche a livello di romance. Tiras è un uomo autoritario, un Re il cui unico pensiero è proteggere il suo regno, ma decisamente non è un personaggio che si fa amare fin da subito. Distante, con la tendenza a scomparire e un segreto che custodisce gelosamente ma che lo consuma giorno dopo giorno. Vi confesso che non mi ha fatta molta simpatia nelle prime pagine, detestavo il modo in cui trattava Lark, che più che essere umano era un'arma da usare contro i Volgar. Quando lei inizia a tenergli testa e opporsi ai suoi ordini finalmente si percepisce l'eguaglianza tra i due. E qui che ho sentito che il loro era davvero amore, e che entrambi per l'altro avrebbero fatto di tutto per salvarlo.
La trama è abbastanza semplice, i misteri si intuiscono fin da subito e i colpi di scena anche. Non è una storia che aspira ad essere il prossimo best-seller fantasy e affiancarsi a autori come Tolkien o Martin, se cercate il fantasy puro diciamo che ricopre un ruolo se non marginale, quasi. Diversamente da gli altri suoi lavori (o almeno, per quello che ho letto io) ha deciso di usare la prima persona, cosa che non so se sia stata una scelta azzeccata, forse con la terza gli avrebbe donato una marcia in più. Però il libro è scorrevole, l'autrice non è una che sceglie parole a caso ma riesce a donargli anima e corpo.
Una delle cose belle della Harmon è che oltre al finale abbiamo anche l'epilogo, che ho letteralmente adorato, perché pieno di tenerezza e speranza verso il futuro.
Ciao! Amy Harmon è un'autrice che devo leggere da troppo, troppo tempo!! :-)
RispondiEliminaDi suo recuperare ASSOLUTAMENTE Sei il mio sole anche di notte!
EliminaConsiderando che la Harmon non mi piace con il romance, non so se darle una chance col fantasy.
RispondiEliminaJess come detto sopra il fantasy c'è ma il romance ha una componente davvero forte. Comunque possibile ti piaccia, io una chance gliela darei ;D
EliminaCiao Jessica :)
RispondiEliminaDi AMy Harmon ho acquistato in e-book diversi libri (ormai lo avrò detto un milione di volte), ma ancora non sono riuscita a leggerne neanche mezzo, nonostante mi incuriosisca molto. E' una delle autrici che voglio leggere in questo 2019. Dalla recensione credo che questo libro possa piacermi. Mi piacciono gli autori che sanno destreggiarsi in più di un genere *-*
Di suo che ho sul kindle da recuperare è Il segreto di Eva, mi hanno detto che è una storia bellissima e non vedo l'ora di recuperarla a breve!
EliminaCiao, interessante, ottima recensione!
RispondiEliminaGrazie tesoro!
Eliminase la harmon non la amo tantissimo sui romance, qui mi è piaicuta...nonostante il tutto sia intuibile!
RispondiEliminaLei all'inizio è davvero rincoglionita, ma come fai a non collegare certe cose?! XDD
EliminaMe lo segno subito!
RispondiEliminaComplimenti per la recensione! Questo non ho ancora capito se mi ispira o meno. La Harmon come autrice non mi dispiace, ma il cambio di genere non mi fa impazzire e anche se continuo a leggerne cose interessanti proprio non riesco a decidermi, anche se quello che hai scritto sull'epilogo mi ha incuriosita abbastanza... direi che per il momento ci penserò su ancora un po'!
RispondiElimina