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mercoledì 3 febbraio 2021

✎Recensione ▫ La buia discesa di Elizabeth Frankenstein di Kiersten White

Ciao lettori 💜 Pensavo davvero di riuscire a pubblicare prima questa recensione, invece mi sono fermata un attimo per capire come gestire blog, profilo Instagram e... la mia vita. Si perché io adoro il mio blog ma mi rendo conto che non ho più la visibilità di prima e per aver un buon riscontro devo usare Instagram. Solo che devo trovare l'ispirazione per le foto e i contenuti. Insomma, ora sapete quando sia difficile avere un blog con tutti i profili annessi 🙈Il post di oggi è una recensione di un romanzo che volevo leggere da tantissssssimo tempo. Mi ha delusa? Nì, diciamo che forse mi aspettavo di più. Ma non vi anticipo altro, potete trovare il mio pensiero sotto i dati del romanzo. 

⋐ La buia discesa di Elizabeth Frankenstein
di Kiersten White ⋑
SERIE: AUTOCONCLUSIVO
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GENERE: RETELLING
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titolo: La buia discesa di Elizabeth Frankenstein
Autore: Kiersten White
Editore: HarperCollins
Prezzo: 16.90€
data di uscita: 11 Ottobre 2018
Voto:
TRAMA:
La piccola Elizabeth Lavenza non mangiava un pasto decente da giorni e le sue braccia erano coperte di lividi quando il giudice Frankenstein l'ha portata via dall'orfanotrofio e da una vita di maltrattamenti perché diventasse la compagna di giochi di suo figlio Victor, un ragazzino cupo e solitario che aveva tutto, tranne che un amico. Victor era la sua salvezza, l'occasione per sottrarsi alla miseria, e da quel giorno Elizabeth, decisa a non lasciarsi sfuggire l'opportunità di cambiare in meglio la propria esistenza, ha fatto tutto ciò che era in suo potere per rendersi indispensabile. E ci è riuscita: la famiglia Frankenstein l'ha accolta, le ha dato una casa, un letto caldo in cui dormire, buon cibo e vestiti bellissimi. Lei e Victor sono diventati inseparabili. Ma quella nuova, meravigliosa vita ha un prezzo. Con il passare degli anni, Elizabeth ha dovuto imparare a convivere con il temperamento violento di Victor, ad accontentare ogni suo capriccio, ad assecondarlo nei suoi vizi. Perché dietro gli occhioni azzurri e il sorriso dolce si nasconde in realtà il cuore calcolatore di una giovane donna decisa a sopravvivere a qualunque costo... anche quando il mondo che credeva di conoscere sprofonda nelle tenebre.


Recensione
Vi faccio una confessione: non ho mai letto Frankenstein di Mary Shelley. Ho letto la sua autobiografia (Mary e il mostro di Lita Judge, dove vi rimando alla recensione) però non la sua opera, cosa che penso di recuperare appena posso. 
Volevo leggere questo romanzo fin dalla sua uscita, ma non so il motivo per il quale non l'abbia subito acquistato e perché abbia finito con il far passare due anni e prenderlo in prestito su MLOL. Sesto senso? Dite che qualche volta funziona? Perché di sicuro questo è uno di quei casi. Non è che sia un libro malaccio, le basi, le ambientazioni, persino i personaggi inseriti hanno un ruolo che si sposa all'interno della storia tuttavia è lo svolgimento che proprio non mi ha convinta appieno.
Elizabeth era una bambina quando la famiglia Frankenstein l'ha accolta in casa sua per essere amica del loro figlio Viktor. In lei si percepisce la voglia di riscattarsi da una vita di fame e privazioni e il forte desiderio di piacere a quel bambino. Ed è da quel momento che si costruirà un castello fatto di bugie, tradimenti, falsi sorrisi, solo per assicurarsi l'affetto eterno di Viktor. Il suo sarà un impegno costante perché proteggere Viktor da se stesso e da gli altri non sarà una missione semplice. E fin qui per me il suo personaggio ha funzionato. E' normale in un epoca in cui le donne non potevano fare niente senza la presenza di un uomo - fatto ribadito anche all'interno della storia - che Elizabeth sia così decisa ad averlo per assicurarsi che il suo futuro non sia in mezzo ad una strada. Apprezzo anche la consapevolezza della sua crisi di identità, senza distinguere l'Elizabeth di Viktor da quella senza di lui. Però. Però. Una persona come lei che di sicuro non manca di intelligenza non può impuntarsi in una idea che si è fatta quando i fatti parlano di tutt'altro. Ciao, mi chiamo Dialogo e preferisco starmene in un angolo perché non servo a nulla. Meglio stare zitti e vivere di illusioni invece di parlare con il diretto interessato. Certo alla fine collega i punti, però, che sofferenza! 
Discorso a parte lo faccio con Viktor. Se l'intenzione della White era di creare un personaggio creepy c'è riuscita alla grande. Fin dalla tenera età Viktor non è un bambino come gli altri. Il suo desiderio di conoscenza per scoprire come funzionano le cose - in particolare il corpo umano - ha finito con l'ossessionarlo, spingendolo a leggere quanti più libri possibili per accrescere il suo sapere. Una mente brillante ma di proprietà di una persona incapace di provare sentimenti. Solo in Elizabeth ha trovato la sua metà, l'unica che può comprendere il suo genio. Più si legge e più la sua follia prende forma, perché niente lo ostacolerà dal suo grande amore, neanche... la morte. Peccato che la sua conclusione sia stata davvero deludente. Appena ho finito di leggere ero come Matteo Renzi, first reaction: shock! Ma scusate, ma che roba è?! Sembra che l'autrice arrivata alla resa dei conti abbia deciso che la conclusione doveva essere rapida quindi facciamo che i personaggi siano in tal luogo e diamo un taglio netto a tutto, il più velocemente possibile. Che profonda delusione!
Le ambientazioni erano azzeccate, nella città di Ingolstadt si percepiva un'atmosfera cupa, con le sue strade solitarie e anche la villa dei Frankenstein isolata dal resto della città riusciva a regalarti un senso di inquietudine e mistero. Nonostante tutto si legge bene, scritto in prima persona (anche se per questo genere di storie credo sia più adatta la terza) però non ci sono colpi di scena, certo alcune scelte narrative non me le aspettavo ma queste non le identificherei proprio come plot twist. Il lettore arrivato a metà lettura sapeva già tutto, più che altro si continua per sapere come si risolve la storia. Anche gli altri personaggi non mi sono dispiaciuti, peccato per Adam che ha un ruolo davvero marginale! Secondo me andava esplorato meglio e non utilizzarlo come carta jolly al momento adatto della storia.  

lunedì 18 gennaio 2021

✎Recensione ▫ Assedio e tempesta di Leigh Bardugo [REVIEW PARTY]

Ciao lettori 💚
E' una vita che non scrivo sul blog. Non voglio dilungarmi molto sul perché, ma sappiate che la ragione era importante e che solo oggi posso tirare un sospiro di sollievo. Anche se scrivendo questo post spero di riuscire a scrivere questa recensione, perché ho il terrore di non essere più capace! 
Ringrazio la mia cara Francy per aver organizzato l'evento e Jess per il banner (sempre belli i suoi lavori!) e vediamo insieme cosa ne penso di questo secondo volume della serie:



⋐ Assedio e tempesta di Leigh Bardugo ⋑
SERIE: SHADOW AND BONE TRILOGY #2
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GENERE: FANTASY
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OMAGGIO DA PARTE DELLA CASA EDITRICE
titolo: Assedio e tempesta
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori
Prezzo: 18.90€
data di uscita: 19 Gennaio 2021
Voto:
TRAMA:
Ricercata per tutto il Mare Vero, perseguitata dal senso di colpa per le vite spezzate a causa sua nella Faglia d'Ombra, Alina, la potente Evocaluce, sta cercando di ricostruirsi una vita con Mal in una terra dove nessuno è a conoscenza della sua vera identità. Tuttavia, questo dovrebbe averlo imparato, non si può sfuggire al proprio passato. Né, soprattutto, ci si può sottrarre per sempre al proprio destino. L'Oscuro infatti, che non solo è sopravvissuto alla Faglia d'Ombra ma ha acquisito anche un terrificante nuovo potere, è più determinato che mai a reclamare per sé il controllo della Grisha ribelle e a usarla per impossessarsi del trono di Ravka. Non sapendo a chi altri rivolgersi, Alina accetta l'aiuto di un alleato imprevedibile. Insieme a lui e a Mal combatterà per difendere il suo paese che, in balia della Faglia d'Ombra, di un re debole e di tiranni rapaci, sta andando rapidamente in pezzi. Per riuscirci, però, l'Evocaluce dovrà scegliere tra l'esercizio del potere e l'amore che pensava sarebbe stato sempre il suo porto sicuro. Solo lei infatti può affrontare l'imminente tempesta che sta per abbattersi su Ravka e nessuna vittoria può essere guadagnata senza sacrificio. Finché l'Oscuro vivrà - questo Alina lo sa bene - non esisterà libertà per il suo paese. Né per lei. Forse, dopo tanti tentennamenti, è infine giunto il momento di smettere di scappare e di avere paura. Costi quel che costi.


Recensione
C'è una cosa certa in questo romanzo: la pesantezza di Mal
Io non ci voglio credere che la Bardugo abbia pensato che ci saremmo strappati i capelli e sofferto per il progresso allontanamento tra Alina e Mal. Un distacco che per me non ha funzionato, complice il fatto che ho trovato pazzesco come il personaggio nonostante continuasse a professare il suo amore per Alina vivesse di un perpetuo egocentrismo. Non mi capacito come facesse ad essere così cieco e disinteressato ai sentimenti di Alina, anzi, additandola e accusandola continuamente. Salvare i Grisha? Fermare l'Oscuro? Riparare la Faglia? Ma a chi importa di Ravka quando la vita era bella costantemente in fuga e con la paura e il rimorso a fare da compagnia! Ok, io sono fan dell'Oscuro non lo nego, però è impossibile farsi piacere qualcuno che preferisce svignarsela a farsi i cavoli suoi piuttosto che provare a dialogare. 
Vi avverto, questo è un romanzo più riflessivo. L'amplificatore ha cambiato qualcosa dentro Alina, rendendola più forte certo ma nel profondo desiderando sempre di più, anche con pensieri che spesso la turbavano. Mi è piaciuto come ci venisse mostrata la sua fragilità. Alina è diventata un simbolo ma nessuno sembra comprendere al meglio cosa comporti questo ruolo e di come si senta nel suo intimo. Questa profonda solitudine, alimentata dal fatto che non avesse realmente qualcuno vicino a darle conforto e rassicurazione, finendo per sentire un muro tra le e gli altri. Peccato - e lo dico veramente- che si cozzava con i pensieri su Mal. Avete presente il rumore delle unghie sulla lavagna? Ecco, identico. Ogni volta che la sua mente tornava su di lui, partiva questo delizioso concerto. Non succedendo nulla di particolare, ammetto che nella parte centrale mi sono un po' annoiata. Per fortuna l'autrice ha deciso di regalarci Nikolai, un personaggio che ha saputo dargli un certa tridimensionalità. E' forte, sa quello che vuole e cosa deve fare per ottenerlo ma ha anche un lato insicuro dettato dalle sue origini. Intelligente, un inventore e con a cuore il destino di Ravka. 
La sfortuna vuole che il personaggio che volevo fosse presente.. non lo era come credevo. Sul finale ha saputo dare una scossa alla narrazione (che stava sinceramente diventando soporifera) ma anche ad Alina. Ero talmente presa che mi stavo divorando le pagine, giuro! Li vedo insieme e il resto scompare. C'è odio, paura ma anche desiderio. Un mix di emozioni che solo loro due insieme nella stessa scena riescono a regalare. Continuiamo a sapere poco su L'Oscuro e non so perché l'autrice abbia deciso neanche in questo volume di raccontarci qualcosa, speriamo che la sua sia una tattica per accrescerne il mistero, non mi basta solo la punta dell'iceberg, voglio anche tutto il resto.
In conclusione, un libro più lento, dove a differenza del primo mi ha coinvolta di meno. E' vero, c'è la maledizione del secondo volume però per come si è conclusa la storia sono sicura che il terzo mi darà quello che qui la Bardugo non è riuscita a darmi.

martedì 3 novembre 2020

✎Recensione ▫ Shades of magic. Il principe d'acciaio di Victoria Schwab [REVIEW PARTY]

Ciao lettori 💙
Oggi ci sarà un'altra recensione sul blog! Stavolta però non si tratta di un romanzo, bensì di una graphic novel! Non voglio rilevarvi altro ma vi lascio direttamente alla scheda e a cosa ne penso! Ringrazio le mie colleghe blogger per la partecipazione e in particolare Ambra per il banner 💗


⋐ Shades of magic. Il principe d'acciaio 
di Victoria Schwab ⋑
SERIE: SHADES OF MAGIC #1
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GENERE: FANTASY
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OMAGGIO DA PARTE DELLA CASA EDITRICE
titolo: Shades of magic. Il principe d'acciao
Autore: Victoria Schwab
Editore: Mondadori
Prezzo: 20.00€
data di uscita: 3 Novembre 2020
Voto:
TRAMA:
In un mondo illuminato dalle lampade a gas e popolato da maghi che viaggiano tra dimensioni parallele, il principe della Londra Rossa deve abbandonare la protezione della corte reale, fronteggiando qualcosa di peggio dell'esilio.














Recensione
Quando ho saputo dell'esistenza di questa graphic novel ho fatto i salti di gioia. Se mi seguite sapete che ho letto i primi due volumi della serie principale e che li ho letteralmente divorati (e se vi interessa ho messo in TBR l'ultimo libro, pregate per me che riesca a leggerlo!) quindi l'idea di un prequel mi ha subito entusiasmato. 
Piccola premessa. Non sono una appassionata di graphic novel, non ne leggo e quindi la mia opinione è da semplice profana in materia. Non ci posso fare nulla, i disegni non mi sono piaciuti. Innanzitutto parto col dire che i colori erano estremamente scuri, va bene l'ambientazione dark ci troviamo in un fantasy mica dai Teletubbies però questa scelta ha finito per rendere il tutto un po' confuso, specialmente l'uso delle ombre, davvero molto marcate! Anche i disegni erano abbozzati, in particolare i personaggi, non capivo bene le loro espressioni e di conseguenza emozioni e in specialmente si finivano per confondere l'uno con l'altro (ho fatto fatica a capire chi era Maxim e Isra, si assomigliavano troppo!). Curioso che invece le immagini che dividevano i capitoli erano tutto il contrario! Veramente ben fatte, dettagliate, quelle mi sono davvero piaciute.
Ci troviamo trent'anni prima la storia principale e il protagonista in assoluto è Maxim, il principe ereditario di Londra Rossa. Mi piace che sia stata data una infarinatura alla storia, per chi non ha letto la trilogia principale è giusto dare un minimo di background. Vediamo come il padre ha deciso di spedirlo a Verose, una città portuale dove il crimine è all'ordine del giorno. Una volta arrivato capirà davvero lo stato in cui verte la città finendo per fare la conoscenza di Isra, un soldato che fa parte della guardia reale. Sicuramente i due sono i personaggi costruiti meglio, il resto l'ho visto più come delle comparse. Ma ovviamente non posso esimermi da citare Arisa Rasora, la regina pirata. Lei è il vero villain che si può desiderare. Spietata, crudele e subdola. Una volta tornata non si fa problemi a lasciare una scia di morti per annunciare il suo ritorno. L'idea del torneo all'ultimo sangue mi ha riportato alla mente gli Essen Tasch anche se questi non hanno delle regole da seguire vince chi farà versare il sangue all'avversario. 
Le ultime pagine sono state le più intense, dove la storia raggiungeva il suo culmine. Sono state anche quelle più interessanti, nonostante in alcuni si faceva un po' fatica a seguire la storia. Ecco, questa è la grande pecca di tutto. Avrei dato un voto più alto se fossi riuscita a seguire meglio le scene. 

lunedì 2 novembre 2020

✎Recensione ▫ Tenebre e ossa di Leigh Bardugo [REVIEW TOUR]

Ciao lettori 💙
Vi avevo già annunciato che questa sarebbe stata una settimana ricca, ora capite il perché! Sono così contenta non solo di far parte dell'evento (un bacio alla mia amica Francy che ha organizzato tutto!) ma che finalmente potrò mettere le mie mani su questa serie! Il primo volume della serie era uscito nel 2013 quindi potete capire la mia felicità quando ho saputo che l'avrebbero riproposta. Ma non voglio dilungarmi oltre, sotto potete trovare il mio pensiero sul romanzo:

⋐ Tenebre e ossa di Leigh Bardugo ⋑
SERIE: THE SHADOW AND BONE TRILOGY #1
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GENERE: FANTASY
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OMAGGIO DA PARTE DELLA CASA EDITRICE
titolo: Tenebre e ossa
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori
Prezzo: 17.90€
data di uscita: 3 Novembre 2020
Voto:
TRAMA:
Il dolore e la paura mi vinsero. Urlai. La parte nascosta dentro di me risalì con impeto in superficie. Non riuscii a fermarmi. Il mondo esplose in una sfolgorante luce bianca. Il buio si infranse intorno a noi come vetro. L’orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell’esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d’Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell’amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente. Subito viene arruolata dai Grisha, l’élite di creature magiche che, al comando dell’Oscuro, l’uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l’intera corte. Alina, infatti, è l’unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.


Recensione
Non posso credere che io sia qui a scrivervi questa recensione. Ormai avevo perso le speranze, sapevo che era interrotta e ci avevo messo una pietra sopra, ma l'emozione di scoprire che la Mondadori ha deciso di riprendere in mano  la serie... la smetto, sennò divento troppo emotiva.
Alina Starkov è un'orfana di guerra, fin dall'infanzia ha un aspetto pallido, ossuto, senza forme. Questo l'ha portata ad aver poca fiducia in se stessa e senza particolari ambizioni, se si pensa di non valere molto si finisce per non accettare il contrario. Quando Alina scoprirà di essere una Grisha e non una qualsiasi ma una Evocaluce e che il destino di Ravka dipende dalle sue mani sarà difficile per lei abbracciare la popolarità. Pensate ad una ragazza che di colpo si vede sulle spalle il peso della sua nazione da sempre in guerra e che la sua sola esistenza non solo potrà finalmente porne fine ma anche riparare ai torti del passato. Gli allenamenti saranno tosti, spesso finirà per chiudersi in se stessa e meditare se il suo posto sia davvero al Piccolo Palazzo ma la tristezza svanirà non appena riuscirà a padroneggiare quel potere da anni sopito. Dopo il percorso non sarà meno difficile ma sarà da qui in poi che la protagonista avverrà un cambiamento, fisico e mentale e che infine si accetterà come Grisha. E cosa importante, quando messa di fronte ad una verità che rimescolerà le carte in tavola non starà a rimuginarci troppo ma si muoverà subito per impedire che succeda
Con Sei di corvi abbiamo avuto solo un piccolo assaggio ma è qui che acquistiamo una visione migliore sul mondo dei Grisha, del loro potere, della rigorosa preparazione e gerarchia. Materialki, Etherealki e Corporalki ciascuno con un proprio colore di riconoscimento. Migliore certo, però avrei preferito che fosse approfondito meglio, lo stesso posso dirlo sul lato politico che ho trovato poco esaustivo, sento che mi mancavano dei pezzi importanti in particolare riguardanti la guerra. 
E ora passiamo a uno dei personaggi più chiacchierati della serie, l'Oscuro. Ora mi spiegate come non si fa ad amare l'Oscuro? Io come molti altri sono sotto mille treni. L'Oscuro è quel personaggio misterioso di cui sappiamo ben poco del suo passato. Solitario e riservato anche se nei momenti in cui compariva non mancava mai di incoraggiare Alina, la sua luce dopo anni di tenebra. E' il personaggio costruito meglio, questo suo potere di persuasione finisce per mettere in discussione la tua morale. Non voglio dirvi troppo sul suo conto, però sappiate che anche voi finirete per subire il suo fascino a differenza di Mal che per carità, insopportabile. Mal è il cliché: amico d'infanzia, amore non corrisposto e ciliegina sulla torta, si accorge di te nel momento in cui sei fuori dal suo campo visivo. 
Il libro si legge davvero in pochissimo tempo, una volta che lo inizi finisci per divorare le pagine. Ho fatto una fatica immensa a non concluderlo in un pomeriggio. La penna della Bardugo non sarà evocativa come quella di Laini Taylor ma riesce con semplicità a farti affezionare ai suoi personaggi e questo è l'importante
Il finale non si chiude con un cliffhanger ma questo non significa che non ti prudono le mani per mettere le mani sopra sul seguito

mercoledì 28 ottobre 2020

✎Recensione ▫ Ragazzi della tempesta di Elle Cosimano [REVIEW PARTY]

Ciao amici lettori 😉
Oggi sul blog una nuova recensione, ma non una qualsiasi perché si tratta di un evento nato per la promozione del libro. Vi dirò questo romanzo mi ha suscitato emozioni contrastanti, non è una lettura che mi ha conquistata come pensavo ma vi dirò di più nella recensione qui sotto:


⋐ Ragazzi della tempesta di Elle Cosimano ⋑
SERIE: DILOGIA
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GENERE: PARANORMAL ROMANCE
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OMAGGIO DA PARTE DELLA CASA EDITRICE
titolo: Ragazzi delle tempesta
Autore: Elle Cosimano
Editore: Rizzoli
Prezzo: 17.00€
data di uscita: 20 Ottobre 2020
Voto:
TRAMA:
Scelta numero uno: vivere o morire. In una gelida notte d'inverno, Jack Sommers è chiamato a scegliere tra vivere per sempre, secondo le antiche leggi magiche di Gaia, o morire. Jack sceglie di vivere e in cambio da quel momento in poi sarà un Inverno. Come le altre Stagioni, ogni anno Jack deve dare la caccia e uccidere chi viene prima di lui. Le leggi di Gaia sono chiare: l'Inverno uccide l'Autunno, l'Autunno uccide l'Estate, l'Estate uccide la Primavera, la Primavera uccide l'Inverno. Questo significa che Jack uccide Amber. Amber uccide Julio. Julio uccide Fleur. E Fleur uccide Jack. Sono tutti addestrati a cacciare e uccidere, e tutti a turno muoiono. Ma quando Jack e Fleur - Inverno e Primavera - sono attratti l'uno dall'altra contro ogni buon senso e regola della natura, la legge spietata che governa le loro vite eterne a un tratto diventa qualcosa di personale e di doloroso. Fleur verrà bandita per sempre, se insieme non troveranno il modo per fermare il ciclo naturale delle cose. Quando le quattro Stagioni si coalizzano, mettendo a rischio la loro immortalità in cambio di amore e libero arbitrio, la loro fuga attraverso il Paese li condurrà in un luogo in cui saranno costretti a difendersi contro un creatore che vuole annientarli.


Recensione
Se dovessi recensirvi questo romanzo in pochissime parole sarebbe: potenziale sprecato. Ebbene si, ormai sono di casa qui a Loving Books le mezze delusioni. A mente lucida e obbiettiva lo consiglierei ad una ragazzina molto giovane, che ama le storie d'amore con una spruzzata di fantasy ma ad una persona che ama il genere sarei indecisa a proporglielo. Ed è un gran peccato perché le basi per avere una trama avvincente c'erano. Le figure delle stagioni prendono la forma di adolescenti immortali, ognuna delle quali ha una sua regione di dominio e ad ogni cambio devono uccidersi l'un l'altro e se scendi sotto nella classifica, sei terminato. Con queste premesse, potevo per caso non aspettarmi dei bagni di sangue?! Menzogne, tradimenti, appostamenti, combattimenti, uccisioni brutali tutto pur di raggiungere un posto d'onore al fianco di Padre Tempo. Ed invece no, perché qui a furia di uccidersi controvoglia si finisce per innamorarsi! Il triste destino di due amanti sfortunati che non possono stare insieme (mi sembra una trama molto shakespeariana). Il fantasy era anche originale, si introducono le figure di Chronos, Ananke e Gaia provenienti dalla mitologia greca -anche se un po' romanzati-, come se esistessero davvero e avessero un reale controllo sulle condizioni atmosferiche sulla società moderna. A questo punto mi aspettavo l'accenno ad altri Dei ed invece nulla, peccato perché si poteva ampliare meglio l'ambientazione, che si, riesce in qualche modo ad avere un quadro ma è molto abbozzato, come se il centro della narrazione fosse solo la fuga verso la libertà dei nostri protagonisti. E sono loro ora quelli di cui ho deciso di parlarvi. Il romanzo presenta due PoV, quello di Jack che è l'inverno e Fleur, l'estate. Dei due ho preferito Fleur, assolutamente! In lei si nota una crescita, fatta di sicurezza e determinazione a differenza di Jack il cui suo unico chiodo fisso era Fleur (e che pipponi gente!). Certo anche lei ci mette del suo ma tra i due è l'unica che si fa forza senza scoraggiarsi sempre (i pensieri di Jack finivano per diventare ripetitivi, suvvia un po' di brio!). I due sono anche carini insieme ma il problema di fondo è uno: quando si sarebbero innamorati? Questa è una domanda che mi sono posta fin dalle prime pagine perché noi non vediamo effettivamente sbocciare e veder crescere questo sentimento. Certo, Fleur lascia degli indizi a Jack durante gli anni in cui si "uccidono" perché lui la conosca ma in realtà non hanno mai scambiato due parole davvero. Però non posso escludere dall'equazione Julio e Amber rispettivamente estate e autunno. Se avessi scelto la coppia protagonista sarebbero stati loro. Entrambi hanno un passato doloroso alle spalle, specialmente Amber che fin da subito si presenta come una ragazza forte, determinata e pronta a rimediare a gli errori del passato. Nonostante possa applicare gli miei stessi dubbi sul romance li ho preferiti, l'autunno poi è la mia stagione preferita. 
Il romanzo si legge velocemente, una narrazione che non lascia colpi di scena ma che però sa intrattenere. Mi è piaciuto che l'autrice abbia dato importanza al tema dell'amicizia, dopo una breve diffidenza finiscono per aiutarsi e sostenersi a vicenda, e sarà proprio questa profonda unione a scardinare il rigido sistema imposto da Chronos gettando luce sui suoi inganni e fomentare la ribellione. E già che parlo di lui, perché non sei stato presente come mi aspettavo? Sia lui che Gaia due personaggi marginali (lei proprio un fantasmino). In particolare Chronos che sguinzaglia i suoi scagnozzi e non fa mai direttamente una mossa! Perché non dargli un ruolo più attivo, perché non dare una forma a questo personaggio?! 
Ora arriviamo al finale, che no, non mi ha convinta pienamente. Io non sono una che pretende per forza che qualcuno muoia e detesta l'happy ending, se fatti bene mi vanno bene entrambi. Quello che non mi va giù è il mezzo usato per arrivarci. La scelta dell'autrice mi ha ha fatto sorridere per certi versi, è stato un 'questo lo tolgo e lo metto qui, tu scegli lei, poi, a te tolgo questo e tu scegli lui" ora lo so che voi non state capendo niente, ma vi giuro che il succo era quello. 
Insomma, una lettura altalenante che comunque mi ha tenuta incollata alla pagine per scoprirne la fine.

martedì 15 settembre 2020

✎Recensione ▫ Sulle tracce di Jack lo squartatore di Kerri Maniscalco

Ciao lettori,
Come state?
Ho deciso di pubblicare questa recensione il giorno di uscita perché in mezzo a tanti commenti entusiasti vuoi mettere la possibilità di leggere anche una recensione negativa?! Quindi eccovi qui la mia opinione su la serie del momento, spero vi faccia piacere avere un pensiero diverso così da farvi avere un'idea migliore se acquistare o meno il romanzo.

⋐ Sulle tracce di Jack lo squartatore 
di Kerri Maniscalco ⋑
SERIE: STALKING JACK THE RIPPER #1
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GENERE: HISTORY ❁ MYSTERY ❁ YA
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OMAGGIO DA PARTE DELLA CASA EDITRICE
titolo: Sulle tracce di Jack lo squartatore
Autore: Kerri Maniscalco
Editore: Oscar Vault Mondadori
Prezzo: 20.00€
data di uscita: 15 Settembre 2020
Voto:
TRAMA:
È stata cresciuta per essere la perfetta dama dell’alta società vittoriana, ma Audrey Rose Wadsworth vede il proprio futuro in modo molto diverso. Dopo aver perso l’amatissima madre, è decisa a comprendere la natura della morte e i suoi meccanismi. Così abbandona l’ago da ricamo per impugnare un bisturi da autopsia, e in segreto inizia a studiare Medicina legale. Presto viene coinvolta nelle indagini sull’assassino seriale noto come Jack lo Squartatore e, con orrore, si rende conto che la ricerca di indizi la porta molto più vicina al suo mondo ovattato di quanto avrebbe mai creduto possibile.






Recensione
Questa doveva essere una recensione fatta per festeggiare l'uscita della serie, una serie che viene pubblicizzata in maniera massiccia dalla casa editrice stessa, da farti venire voglia di comprare i tre volumi ad occhi chiusi. Ma ringrazio chi mi ha chiesto di partecipare all'evento e avermi risparmiato l'acquisto perché sicuramente mi sarei arrabbiata per essermi fatta abbindolare dall'edizione e non dai contenuti.
Atmosfere horror? Personaggi con un background interessante? Plot-twist? Dove sono tutte le cose che mi sarei aspettata da questa lettura? Ma andiamo con ordine.
Audrey Rose ha perso la madre. Questo fatto ha segnato il pare che decide di "segregare" la figlia a casa onde evitare che anche lei possa contrarre qualche malattia contagiosa e perdere la vita. Fine. Questo è la backstory del personaggio. Peccato che non si percepisce veramente questo senso di reclusione e solitudine da parte sua. Manca l'introspezione, qualcosa che ti faccia provare empatia per le sue vicissitudini. Ma c'è una cosa che ti fa detestare in assoluto il personaggio: questo suo costante senso si superiorità. Ogni volta doveva ripeterci che era intelligente, che lei era uscita dalla gabbia dorata (e ogni volta che ce lo ricordava mi saliva il crimine), che non si interessava a abiti su misura o ricevimenti (però sa riconoscere la bellezza di un bel vestito) a differenza delle sue coetanee che vivono ancora all'interno di quella società maschilista e sessista che le vede solo come soprammobili. Puntualmente doveva convincerci che le era tutto negato, che essendo lei donna non aveva le stesse possibilità di un uomo ma sapeva di esserne migliore (ANCHE MENO AUDREY ROSE). E la cosa divertente (anche se c'è poco da ridere) è che in tutto questo, lei aveva continuamente la strada spianata. Dove sono tutti questi ostacoli e pregiudizi? Al padre riesce a rifilare le stesse scuse -e pensate un po', funzionano tutte le volte!- il fratello le permette di fare tutto quello che desidera, lo zio la istruisce senza tener conto del suo sesso e persino l'ispettore di polizia tiene stima delle sue capacità. Considerate che la ragazza esce quando vuole e con chi vuole e quando il padre finalmente impone la sua autorità riesce a svignarsela comunque, senza nemmeno essere, che so, rinchiusa nelle sue stanze!
L'ambientazione. Cosa dire? Kerri Maniscalco non conosceva le basi evidentemente per fare certi errori. Neanche mi metto qui a elencarli, sta di fatto che quando si decide di scrivere una storia che ha come protagonista una ragazza aristocratica un minimo di studio su il comportamento o l'etichetta era obbligatorio. Le descrizioni ridotte proprio al minimo indispensabile. Se l'autrice non ci ricordava che la protagonista si spostava con la carrozza poteva benissimo essere una storia narrata nell'era moderna. Non che mi aspettassi dei gran balli o ricevimenti ad ogni capitolo ma almeno se ce ne fosse stato qualcuno mi avrebbe fatto più immergere nell'epoca specialmente perché essendo lei un membro dell'aristocrazia avrebbe avuto senso. Anzi, quando se ne presenta davvero l'occasione non solo la scena è breve e piena di dialoghi inutili ma comunque è usata come espediente per presentare l'enorme divario tra lei e le altre ragazze della sua età.
Il romanzo è narrato in prima persona (e secondo me era più adatta la terza), lo stile è molto semplice, infatti è una lettura che non ha grandi pretese. Essendo così non riesce a regalarci la sorpresa sull'identità del famoso Jack lo Squartatore in quanto fin da subito si capisce chi è il serial killer (e datemi retta, non sono la prima che ci è arrivata fin dalle prime pagine). Io capisco mia cara Kerri che tu ci provi a sconvolgerci ma per come hai deciso di sviluppare la trama è ovvio (e anche banale) che finirà per essere qualcun altro il colpevole. E devo ammettere che l'inizio era anche promettente, fin da subito la ragazza coglie degli indizi molto importanti sul caso, peccato che l'autrice le faccia fare scelte stupide e sconsiderate, finendo per chiederti dove sia finito il suo buon senso. (Tra parentesi un personaggio rivela a lei e Thomas un indizio importantissimo, -siamo proprio all'inizio delle indagini- e nessuno dei due sembra averlo preso in considerazione! Ma questi due non dovrebbero cogliere tutto anche il più piccolo granello di sabbia?!)
Il romance. Io ci ho provato ma Thomas non mi ha colpito chissà quanto. Ho letto su Goodreads che l'autrice si è ispirata a Sherlock Holmes per lui ma io di somiglianze non ne vedo nessuna. Avete presente quella persona boriosa, arrogante e vanesia? Eccovi Thomas. Lui dovrebbe essere un automa che non prova emozioni, eppure riesce a vedere in Audrey Rose le sue stesse ambizioni. Dopo il primo incontro i due iniziano immediatamente a punzecchiarsi, un po' per rivalità e un po' perché forse l'autrice pensava di rendere il rapporto più frizzante (io dopo un po' mi ero stancata a starci dietro). Comunque si sono trovati perché ad entrambi piace l'anatomia e venderebbero il cane del vicino per avere un corpo da analizzare e catalogare (Avete presente la scena in Cinquanta sfumature di grigio dove Christian mostra ad Anastasia la sua camera dei giochi? Io mi immagino Audrey Rose al posto di lei che invece fissa con eccitazione un cuore da aprire con il bisturi, LOL)
Il finale mi ha fatto sorridere. Tutto si conclude in una manciata di pagine, viene svelato il colpevole (e se già l'autrice si ispira a Sherlock Holmes anche qui fa lo stesso, ma non vi dico quale romanzo sennò è spoiler) dandogli una motivazione, che potrebbe anche essere valida ma gestita malissimo. Ma la parte migliore deve ancora arrivare perché alla fine la protagonista nonostante un comportamento inappropriato e incurante delle regole e dove più volte ha messo a repentaglio la sua vita e la sua reputazione riesce ad ottenere ciò di cui ha sempre desiderato. E lei si sforza anche a fare la povera fanciulla che decide di accettare il suo triste destino di "fattrice" (e cinque minuti prima era a fare i cavoli suoi, così, per dire!) ed invece, la sorpresa!

venerdì 11 settembre 2020

✎Recensione ▫ Wildcard di Marie Lu

Ciao lettori ✨
Eccomi finalmente tornata con una nuova recensione per voi! Sto cercando di leggere di più, e devo dirvi che rispetto ai mesi passati lo sto davvero facendo. L'unico intoppo è che mi risulta difficile connettermi al pc come prima, trovare del tempo per scrivere è quasi sempre più una impresa, quindi quando mi trovo ad avere dei post programmati è come il paradiso! Il libro di cui voglio parlarvi è il secondo della dilogia sci-fi della Lu, e ringraziamo la Piemme che nonostante ci abbia messo due anni per pubblicarla alla fine ce l'ha fatta! Scopriamo insieme cosa ne penso:

⋐ Wildcard di Marie Lu ⋑
SERIE: WARCROSS #2
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GENERE: SCI-FI
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OMAGGIO DA PARTE DELLA CASA EDITRICE
titolo: Wildcard
Autore: Marie Lu
Editore: Piemme
Prezzo: 18.00€
data di uscita: 14 Luglio 2020
Voto:
TRAMA:
All'indomani dei campionati di Warcross, Emika sa che il carismatico creatore del videogioco dal successo planetario, il giovanissimo miliardario Hideo Tanaka, ha sviluppato la tecnologia NeuroLink per controllare la mente dei giocatori, il 92 per cento della popolazione mondiale. Dopo la devastante scomparsa del fratello minore Sasuke, infatti, Hideo ha avuto un unico obiettivo: eliminare il crimine dalla faccia della terra. Ma Sasuke non è morto. Sasuke è il black hat Zero che, insieme a un'organizzazione clandestina, sta cercando di mandare a monte i piani di Hideo. Emika è combattuta. Unirsi a Zero, l'hacker senza scrupoli che ha sabotato il campionato, o sostenere il progetto di Hideo, che forse non è mai stato sincero con lei? Anche ammesso che l'idea di Hideo sia realizzabile, nulla gli impedirebbe di controllare anche lei... Di chi può fidarsi Emika? E quanto lontano si spingerà per fermare l'uomo che ama?


Recensione
Wildcard si apre con le conseguenze dell'attivazione delle lenti Neuro Link che permettono di controllare le menti altrui e manipolarne le azioni, così che nessuno, al mondo, possa più commettere atti criminali. Se quindi l'algoritmo di Hideo possa sembrare in superficie qualcosa di utile per la società, in realtà quanto può essere inquietante che qualcuno riesca a dominare la tua mente togliendoti la libertà di compiere le tue scelte?! E' quello che si dice anche Emika, malgrado l'abbia fatto con l'intenzione di ritrovare il fratello scomparso Sasuke, Hideo va assolutamente fermato. Per questo decide di allearsi con Zero, l'hacker che aveva fin dall'inizio tentato di sabotare l'attivazione delle lenti. La sua è anche una scelta dettata dalla sopravvivenza: nel DarkWorld c'è una taglia che pende sopra la sua testa e Emika che da sempre è stata cacciatrice finisce per essere la preda. Quello che colpisce nella protagonista è che non molla, anche con l'aiuto dei suoi compagni di squadra tenterà ogni cosa per fermare l'algoritmo e nel processo verranno a galla dei segreti davvero sconcertanti, onestamente ne sono rimasta davvero sconvolta e infuriata. Questi tipi di romanzi finiscono per portare a galla una cosa: l'uomo è capace di compiere grandi cose ma nel farlo finisce succube di una fantasia di onnipotenza, confidando nel fatto che le decisioni prese siano per un bene superiore. Che importa di cosa sacrificare quando davanti si prospetta una creazione che potrebbe cambiare il mondo?! Quando si ha tra le mani un potere del genere è difficile non rimanerne ipnotizzati e desiderarne sempre di più, ma è anche facile rimanere vittime di esso.
Ho apprezzato molto il personaggio di Emika, lei è una tipa tosta ma ha anche le sue debolezze, come la difficoltà di sopprimere i suoi sentimenti per Hideo o ripercorrere gli eventi dolorosi del suo passato. Non ha una famiglia ma sente i Phoenix Raiders come un gruppo di cui si possa fidare per davvero, e la fiducia è tutto dato che chiunque la avvicini finisce per ingannarla. 
Mi è piaciuto anche che il romanzo si svolga principalmente nel mondo virtuale, dove l'immaginazione diventa realtà ed è facile perdersi in essa. I colpi di scena non mancano, sinceramente quello sul finale un po' me lo aspettavo ma l'altro, quello si che ti lascia totalmente spiazzata. La narrazione presenta un buon ritmo, davvero si legge in due giorni, anzi sono contenta che l'autrice abbia deciso di realizzarci una dilogia e non una serie con più volumi perché avrebbe finito con allungarne solo il brodo. 
In tutta sincerità il romance non mi ha entusiasmata. Nel senso, Emika e Hideo sono una coppia che funziona a livello di trama ma non è quella per la quale mi struggerei. Manca di qualcosa che riesca a fartela amare, a desiderare che niente li ostacoli e deprimersi quando sono lontani.
Il finale è giusto, temevo vista l'autrice che fosse aperto ed invece è riuscita a dare alla protagonista una degna conclusione. 

venerdì 7 agosto 2020

✎Recensione ▫ Una ragazza ad Auschwitz di Heather Morris

Ciao lettori ❚
Come state? Siamo finalmente ad agosto, alleluia! Caldo e neonato non sono un accoppiata vincente, anche perché con le temperature che ci sono state difficilmente riuscivo ad uscire con Emma se non quando proprio non potevo farne a meno. Comunque, oggi vi parlo di un romanzo che sicuramente mi ha colpito nel profondo, quando ti ritrovi a leggere delle ricostruzioni di personaggi realmente esistiti (anche se romanzate) è quasi difficile non farsi coinvolgere dalle ingiustizie perpetrate nei suoi confronti. Vediamo insieme cosa ne penso:

⋐ Una ragazza ad Auschwitz di Heather Morris ⋑
SERIE: CAPTIVE PRINCE #1
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GENERE: HISTORY
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OMAGGIO DA PARTE DELLA CASA EDITRICE
titolo: Una ragazza ad Auschwitz
Autore: Heather Morris
Editore: Garzanti
Prezzo: 17.90€
data di uscita: 25 Giugno 2020
Voto:
TRAMA:
È il 1942. Cilka ha solo sedici anni quando il suo mondo cambia per sempre. Ha appena varcato il cancello di Auschwitz e, in un istante, si vede portare via l’innocenza e i sogni di ragazzina. Intorno a lei ci sono solo orrore e ingiustizia. Eppure, nonostante tutto, scopre di avere in sé un coraggio straordinario. Un coraggio che le permette di scoprire i punti deboli dei suoi aguzzini e di servirsene con astuzia per salvare sé stessa e tutti quelli, come lei, condannati senza motivo. Da allora sono passati tre anni. Il campo è stato liberato, ma la possibilità di una nuova vita le viene negata quando è costretta ai lavori forzati in Siberia. Di nuovo, si trova alla mercé dei propri carcerieri, costretta a eseguire senza fiatare gli ordini che riceve. Ma, benché tema di non avere via d’uscita, rifiuta di arrendersi al buio di cui ha già fatto esperienza e continua a lottare per tenere a distanza il male che sembra permeare ogni cosa. Per dimostrare, con l’audacia che l’ha sempre contraddistinta, che non c’è malvagità che possa resistere a una mano tesa in cerca d’aiuto. Perché malgrado la barbarie di cui è stata e continua a essere testimone, Cilka è convinta che il suo cuore non sia pronto per dire addio all’amore.


Recensione
Devo farvi una piccola premessa. Non avevo idea che questo romanzo fosse il secondo di una serie di libri collegati tra loro, ingenuamente credevo che fossero delle storie a se e sopratutto con personaggi di assoluta fantasia. Immaginate me che alla fine del romanzo mi trovo l'autrice che spiega perché ha deciso di scrivere un romanzo su Cilka, ispirandosi a un personaggio realmente esistito estrapolando notizie e informazioni tramite approfondite ricerche. Non solo sono rimasta sorpresa, ma anche colpita maggiormente nel profondo da questa ragazza che nonostante tutte le avversità non ha mai perso la voglia di lottare per la sua vita. Ragion per cui sono più che intenzionata a leggere Il tatuatore di Auschwitz che sicuramente arricchirà meglio la sua storia.
Cilka Klein è sopravvissuta da uno dei campi di concentramento più crudeli della storia dell'umanità: Auschwitz. Quello che ha fatto per restare in vita è il motivo per cui una volta liberata è stata spedita in Siberia a Vorkuta per scontare una pena di lavori forzati. Cosa avrà fatto Cilka di così grave da essere spedita in un luogo così remoto e rigido dopo le sofferenze passate? La risposta è anche uno dei perni dell'intero romanzo. Può una persona costretta a subire ripetute violenze fisiche e mentali stare ancora nella parte giusta dalla barricata se da questo ha guadagnato un posto caldo dove riposarsi, la pancia piena e la certezza di non venir spedita in una delle camere a gas? E' quello che si chiede anche Cilka. E' una vittima? Quanto dovrà smetterla di nascondere il suo passato per paura di non essere vista come una venduta? Quanto dovrà aiutare il prossimo per fare ammenda?
La vita nel gulag non è facile, sopratutto per una donna. Lavorare in un luogo sperduto e con temperature rigide senza il giusto apporto di cibo, riposo, igiene e sicurezza potevano causare l'espandersi di malattie e tragici incidenti. Gli uomini poi, secondo una gerarchia che vedeva i più forti al comando entravano nelle baracche delle donne reclamando piaceri sessuali e la donna per paura di essere stuprata da uomini differenti era costretta a scegliersi un protettore, finendo anche con l'idealizzare uno sentimento con una persona che altro non era che uno stupratore.
Dopo essere stata privata della sua identità, della sua famiglia, della sua innocenza, quanto può essere devastante dover rivivere le stesse cose in un posto nuovo? L'autrice narra la storia della protagonista alternando frammenti della sua vita prima e durante Auschwitz e nel presente a Vorkuta, portando alla luce il segreto più straziante di uno dei compiti al quale le SS tedesche la costringevano a compiere. Ma la forza di Cilka sta proprio nella volontà a non arrendersi, finisci per ammirare la sua forza e determinazione nell'istruirsi per salvare più vite possibili. Nonostante un invidia iniziale della fortuna di Cilka di avere fin da subito una via d'uscita al duro lavoro che le altre sono costrette a fare si finirà tra creare tra di loro un forte legame affettivo dove finiranno per aiutarsi e sostenersi a vicenda. Queste donne sconosciute, costrette a convivere insieme e per delle colpe che oggi ci sembrerebbero del tutto ingiuste che finiscono per spalleggiarsi a vicenda vi assicuro che rappresenta l'unica luce in un tunnel ricco di orrori e atrocità.
Se vi devo fare una considerazione (che non è negativa) è che alcuni punti erano abbastanza piatto e quindi la lettura ne ha risentito. Credo sia una delle eventualità quando si scrive un romanzo e si narra la vita di un protagonista senza tralasciare nulla, anche le parti ripetitive.