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mercoledì 11 marzo 2015

✎Recensione ▫ Il mio splendido migliore amico di A. G. Howard

⋐ Il mio splendido migliore amico di A. G. Howard ⋑
SERIE: SPLINTERED #1
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GENERE: FANTASY ❁ YA ❁ RETELLING
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titolo: Il mio splendido migliore amico
Autore: A. G. Howard
Editore: Newton Compton
Prezzo: 9.90€
data di uscita: 19 Febbraio 2015
Voto:
TRAMA:
Alyssa Gardner ha il dono di poter sentire i sussurri dei fiori e dei bruchi. Peccato che per lo stesso dono sua madre è finita in un ospedale psichiatrico. Questa maledizione affligge la famiglia di Alyssa fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo Alice nel Paese delle Meraviglie. Chissà, forse anche Alyssa è pazza, ma niente sembra ancora compromesso, almeno per ora. Quando la malattia mentale della madre peggiora improvvisamente, Alyssa scopre che quello che lei pensava fosse solo finzione è un’incredibile verità: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, è molto più oscuro di come l’abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi sono in realtà perfidi e mostruosi. Per sopravvivere, Alyssa deve superare una serie di prove, tra cui asciugare il lago di lacrime di Alice, rimanere sveglia all’ora del tè soporifero, domare un feroce Serpente. Di chi potrà fidarsi? Di Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata? Oppure dell’ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida nel Paese delle Meraviglie?

Recensione
Salve a tutti! Ed ecco a voi la recensione! Era da tanto che lo puntavo, specialmente su Goodreads, quindi potete capire la mia gioia quando ho visto che i diritti li aveva acquistati la Newton Compton! Finalmente era arrivato anche da noi! Nonostante il titolo -su cui stendiamo un velo pietroso- sono iper contenta che abbiamo lasciato la cover originale, perché è l'amore solo guardarla. La serie ovviamente è una trilogia, speriamo davvero di vederla arrivare tutta in Italia, incrociamo le dita.  Come già annunciato dal Teaser Tuesdays, questa lettura mi è piaciuta, però, c'è un però. Partiamo prima dall'inizio.
La voce narrante della storia è Alyssa Gardner, che da quando aveva sette anni percepisce la voce degli insetti. La sua è una maledizione che colpisce da sempre le donne della sua famiglia, antenate dirette della famosa Alice Liddel, colei che attraversò il Paese delle meraviglie. Ciascuna di loro, ad un certo punto della loro vita, ha iniziato a dar segni di follia, non per ultima sua madre Alison che dopo un episodio spiacevole è stata rinchiusa in un'ospedale psichiatrico.
Alyssa è un personaggio enigmatico, ci sono momenti in cui sembra una vera adolescente, specialmente quando c'è Jeb, il suo migliore amico, colui che da sempre è innamorata, e altri in cui ti fa accapponare la pelle, come i quadri che realizza utilizzando insetti morti. Uccisi specialmente non solo per le sue opere ma per il tanto desiderato silenzio, che avviene solo da morte. Questo cosa mi ha da una parte schifata, dall'altra affascinata. Un'eroina che uccide le cavallette e poi le sfrutta su tela? E chi ci avrebbe mai pensato?! Esistono quadri del genere al mondo?!
La storia inizia a farsi interessante quando la madre dopo un altro attacco isterico le viene proposta come ultima soluzione per curarla l'elettroshock. Alyssa ovviamente è determinata a salvarla e inizia quindi a studiare con interesse la storia di Alice e un modo per liberare entrambe dalla maledizione.
Grazie a gli indizi di Alison e ad una strana voce che la guida, Alyssa raggiunge finalmente la tana del Bianconiglio, pronta ad affrontare il Paese delle meraviglie. Quello che si troverà davanti non sarà per niente simile alle illustrazioni del libro di Carol. Il mondo descritto della Howard è oscuro, un retelling perfetto in pieno costrasto con la vivacità che ha sempre contraddistinto la storia. I personaggi che conosciamo subiscono una trasformazione fisica, di personalità e perfino nominativa  gettandoci nella più completa confusione. Qui non siamo nella trasposizione animata della Walt Disney, le creature che popolano il Paese delle meraviglie hanno sembianze umanoidi ma di origine animale a cui per un brutto scherzo del destino sono stati presi arti a caso e "cuciti" insieme per dar vita a nuove creature.
Lo stile dell'autrice è impeccabile, non ho veramente lamentele da parte mia su questo punto. Ha la capacità di esprimere a parola la sua fervida immaginazione, non tutti hanno questo dono. C'è una cosa devo far presente sennò le mani non smettono di prudermi. Le troppe descrizioni. Non sono un tipo che ama particolarmente perdermi nei paesaggi, certo da una parte apprezzo il fatto che l'autrice nella sua immensa bravura sia riuscita a partorire un libro così, però dall'altra, la storia faticava, presa troppo nell'ammirare le diversità del luogo, i protagonisti venivano messi in secondo piano. A metà libro mi sono sorpresa a leggere più con noia che con interesse. L'unica personaggio singolare era quello meno presente: Morpheus.  Morpheus è una figura chiave. Sarà grazie a lui che Alyssa insieme a Jeb, coinvolto involontariamente in questo viaggio, le indicherà il percorso da affrontare per rimediare ai disastri compiuti dalla sua antenata e poter quindi essere libera e salvare sue madre. Solo che Morpheus ha altri piani in mente, non solo per un suo tornaconto personale ma anche più ambiti, che vedono Alyssa come protagonista. Morpheus è stato l'anima del libro.
Quando pensavi che la storia stava diventando troppo fiacca, appariva lui e smuoveva un po il tutto. Riusciva con il suo fascino e le affermazioni a strapparti un sorriso, nonostante la totale diffidenza nei suoi confronti, perché ogni volta che Alyssa e Jeb riuscivano a portare a compiere una "missione" più le bugie di Morpheus venivano smascherate e più la fiducia nei suoi confronti veniva meno.  
Nella parte finale, come penso accade in tutti i romanzi, il libro si è riscattato, regalandoci un bel finale, per fortuna senza un cliffhanger, non credo che lo avrei potuto sopportare. 
Per quanto mi riguarda il libro per me vale tre cuori e mezzo, non gli do quattro proprio perché ad un certo punto avrei chiamato l'autrice per dirgliene quattro, insomma, capisco che ti senti in obbligo a descrivere ogni cosa minuziosamente, ma la storia! Per dindirindina! Datti una mossa per cortesia! Qui ci stiamo facendo notte! Ahahaha Ovviamente il libro è consigliato, sono curiosa come prosegue, e speriamo in qualcosa di meno paesaggistico!

3 commenti:

  1. Credo che questo finirà nel carrello al prossimo giro in libreria. Sono troppo curiosa di leggerlo!

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    Risposte
    1. Sicuramente ti piacere! Io aspetto impaziente il secondo volume e se la giocherà tutta! Un altro libro iperdescrittivo giuro che urlo! ahahaha Voglio conoscere più Morpheus, sono sicura che dopo averlo letto dirai come me! ahahaha

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  2. E' vero la descrizione di dettagli a un certo punto aumentava ma non l'ho trovata fastidiosa, era come essere praticamente nel libro. Si è vero la figura di Morpheus appena accennata è stata un pò l'anima del libro, ma qui non mi è dispiaciuto nemmeno Jeb a dire la verità

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