Buongiorno lettori 💜
Scusate l'assenza ma diciamo che agosto è il mese in cui quasi nessuno naviga sui blog e pubblica così ho deciso di prendere una pausa e tornare qui con una nuova recensione. Il libro di cui voglio parlarvi l'attendevo fin dal giorno che ho saputo della sua uscita quindi ringrazio tantissimo la Giunti per averlo pubblicato in Italia e aver mantenuto la cover originale! Ecco di seguito i dati del libro e il mio pensiero a proposito:
Scusate l'assenza ma diciamo che agosto è il mese in cui quasi nessuno naviga sui blog e pubblica così ho deciso di prendere una pausa e tornare qui con una nuova recensione. Il libro di cui voglio parlarvi l'attendevo fin dal giorno che ho saputo della sua uscita quindi ringrazio tantissimo la Giunti per averlo pubblicato in Italia e aver mantenuto la cover originale! Ecco di seguito i dati del libro e il mio pensiero a proposito:
Questo canto selvaggio di Victoria Schwab
Editore: Giunti
Data di uscita: 14 giugno 2017
Prezzo: 18,00€
Voto: 3.5/5.0
Trama: Per anni Verity City è stata teatro di crimini e attentati, finché ogni episodio di violenza ha cominciato a generare mostri, creature d'ombra appartenenti a tre stirpi: i Corsai e i Malchai, avidi di carne e sangue umani, e i Sunai, più potenti, che come implacabili angeli vendicatori con il loro canto seducente catturano e divorano l'anima di chi si sia macchiato di gravi crimini. Ora la città è attraversata da un muro che separa due mondi inconciliabili e difende una fragile tregua: al Nord lo spietato Callum Harker offre ai ricchi protezione in cambio di denaro, mentre al Sud Henry Flynn, che ha perso la famiglia nella guerra civile, si è messo a capo di un corpo di volontari pronti a dare la vita pur di difendere i concittadini e ha accolto come figli tre Sunai. In caso di guerra la leva più efficace per trattare con Harker sarebbe la figlia. Così August, il più giovane Sunai, si iscrive in incognito alla stessa accademia di Kate per tenerla sotto controllo. Ma lei, irrequieta, implacabile e decisa a tutto pur di dimostrare al padre di essere sua degna erede, non è un'ingenua...
RECENSIONE
Questo canto selvaggio è il primo romanzo di una duologia fantasy distopica a tinte dark horror che vi catapulterà in un mondo in cui siamo circondati da mostri e una città divisa dopo anni di combattimenti e omicidi.
Originale l'idea di creare una storia in cui ogni atto di violenza generasse mostri pronti a divorarti negli angoli più bui della città. I tipi di mostri sono tre: Corsai, Malchai e i più rari, i Sunai. I primi nascono da atti di pura violenza, si nascondono nel buio e si ci cibano di carne umana, i Malchai dagli omicidi e a differenza dei Corsai hanno sembianze quasi umane, possono uscire alla luce del giorno e mangiano il sangue delle loro vittime infine i Sunai hanno origine da catastrofi, omicidi di massa, si possono scambiare per umani e si nutrono delle anime corrotte suonando uno strumento o cantando.
La storia vede protagonisti i "figli" dei due capi della città di Verity, da una parte Kate, la figlia di Callum Harker e dall'altra il figlio di Henry Flynn, August, uno dei tre Sunai che hanno scelto di stare dalla sua parte diventando membri della famiglia. Due padri molto diversi: Harker mantiene l'illusione di normalità garantendo la sicurezza e l'ordine per chi è disposto a pagare per averla mentre Flynn ha istituito le FTF, agenti che pattugliano la sua parte della città cercando di tenere a bada il crimine e uccidere i mostri.
La parte iniziale del romanzo è lenta e un po confusa ma andando avanti tiene un buon ritmo, il tutto è dovuto allo svilupparsi della storia che vede Kate e August in una fuga per nascondersi dai mostri che cercano di ucciderli e da una tregua che la loro assenza tenderà a indebolire sempre più.
Kate e August sono due personaggi caratterialmente opposti. Kate è una ragazza badass, immune alla paura e al pericolo pronta a prendere posto vicino al padre e alla sua città. August invece mi ha ricordato in alcuni punti Edward Cullen, sul non voler cedere all'oscurità e negare la sua natura. Avrei preferito un personaggio fatto di luci ed ombre, perennemente in conflitto tra giusto e sbagliato, invece era tutto un "non voglio uccidere, voglio essere buono e umano e non un mostro" che dopo un po, stancava. Tra i due, vi avverto di già, non ci sarà una love story, raggiungeranno comunque una sorta di amicizia e fiducia che tutto sommato mi è piaciuta.
Se comunque il mondo creato della Schwab mi ha affascinato fin da subito la storia non ha saputo conquistarmi al 100%. Kate e August in fuga, i colpi di scena, le verità che vengono a galla sono risultati scontati e prevedibili. E' per quello che non sono riuscita a dare al libro 4 o 5 stelle, avrei preferito che il romanzo prendesse una piega diversa.
Lo consiglio? Certo che si! Nonostante tutto è stata un buona lettura, lo stile della Schwab unico, sono curiosa di scoprire cosa accadrà nel volume conclusivo perché dalla battute finali potrebbe rilevarsi migliore del primo!
Originale l'idea di creare una storia in cui ogni atto di violenza generasse mostri pronti a divorarti negli angoli più bui della città. I tipi di mostri sono tre: Corsai, Malchai e i più rari, i Sunai. I primi nascono da atti di pura violenza, si nascondono nel buio e si ci cibano di carne umana, i Malchai dagli omicidi e a differenza dei Corsai hanno sembianze quasi umane, possono uscire alla luce del giorno e mangiano il sangue delle loro vittime infine i Sunai hanno origine da catastrofi, omicidi di massa, si possono scambiare per umani e si nutrono delle anime corrotte suonando uno strumento o cantando.
La storia vede protagonisti i "figli" dei due capi della città di Verity, da una parte Kate, la figlia di Callum Harker e dall'altra il figlio di Henry Flynn, August, uno dei tre Sunai che hanno scelto di stare dalla sua parte diventando membri della famiglia. Due padri molto diversi: Harker mantiene l'illusione di normalità garantendo la sicurezza e l'ordine per chi è disposto a pagare per averla mentre Flynn ha istituito le FTF, agenti che pattugliano la sua parte della città cercando di tenere a bada il crimine e uccidere i mostri.
La parte iniziale del romanzo è lenta e un po confusa ma andando avanti tiene un buon ritmo, il tutto è dovuto allo svilupparsi della storia che vede Kate e August in una fuga per nascondersi dai mostri che cercano di ucciderli e da una tregua che la loro assenza tenderà a indebolire sempre più.
Kate e August sono due personaggi caratterialmente opposti. Kate è una ragazza badass, immune alla paura e al pericolo pronta a prendere posto vicino al padre e alla sua città. August invece mi ha ricordato in alcuni punti Edward Cullen, sul non voler cedere all'oscurità e negare la sua natura. Avrei preferito un personaggio fatto di luci ed ombre, perennemente in conflitto tra giusto e sbagliato, invece era tutto un "non voglio uccidere, voglio essere buono e umano e non un mostro" che dopo un po, stancava. Tra i due, vi avverto di già, non ci sarà una love story, raggiungeranno comunque una sorta di amicizia e fiducia che tutto sommato mi è piaciuta.
Se comunque il mondo creato della Schwab mi ha affascinato fin da subito la storia non ha saputo conquistarmi al 100%. Kate e August in fuga, i colpi di scena, le verità che vengono a galla sono risultati scontati e prevedibili. E' per quello che non sono riuscita a dare al libro 4 o 5 stelle, avrei preferito che il romanzo prendesse una piega diversa.
Lo consiglio? Certo che si! Nonostante tutto è stata un buona lettura, lo stile della Schwab unico, sono curiosa di scoprire cosa accadrà nel volume conclusivo perché dalla battute finali potrebbe rilevarsi migliore del primo!
Ho il libro, mi manca l'occasione. A Ottobre credo che gli darò una chance, mostri e Halloween, pare il periodo giusto!
RispondiEliminaIo sono ancora combattuta... Mi sa che prima leggerò qualcos'altro di suo e poi se mi piacerà darò una chance anche a questa duologia...
RispondiElimina